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CENNI STORICI SU GEMONA E VENZONE NEL MEDIOEVO

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Gemona e Venzone fin dal Medioevo rivestirono un ruolo importante dovuto soprattutto alla loro posizione geografica situata in un punto di transito di merci provenienti dai paesi d’oltralpe. I mercanti dovevano sostare a Gemona o Venzone anche alcuni giorni per il pagamento dei dazi. L’ubicazione di Venzone era migliore rispetto a quella di Gemona perché era impossibile percorrere la via Iulia Augusta senza attraversare il suo centro cittadino; si poteva invece evitare di salire nel borgo di Gemona perché era stata bonificata la piana ai suoi piedi.

Le due cittadine si scontrarono più volte per motivi militari, politici ed economici, finché il patriarca Bertrando di Saint Geniès, pur favorendo Gemona che sotto di lui divenne capitale di uno dei cinque distretti amministrativi del Friuli, concesse il diritto di mercato anche a Venzone, sperando di assicurarsi la sua fedeltà.

Nella prima metà del Trecento il Friuli fu sconvolto dalla peste e da un terremoto, ma proprio durante questo periodo le due città conobbero il loro massimo splendore dal punto di vista artistico.

Nel 1420 Gemona e Venzone passarono a far parte della Repubblica di Venezia e da questo momento ebbe inizio la loro decadenza economica.

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