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GNOSTICISMO

Lo gnosticismo cristiano fu un importante movimento del Cristianesimo antico, sviluppatosi soprattutto ad Alessandria d'Egitto tra il II e il III secolo e che probabilmente si diffuse anche ad Aquileia.

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Gli gnostici erano intellettuali e uomini di fede che credevano nella salvezza dell’anima umana solo attraverso la conoscenza. Il testo su cui si fonda lo gnosticismo, il Pistis Sophia, probabilmente è stato utilizzato per realizzare i mosaici dell’aula nord. In esso si parla del percorso dell’anima del credente verso la salvezza, ovvero la strada che deve compiere il fedele per raggiungerla.

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Secondo la dottrina gnostica, gli uomini si dividevano in tre gruppi: pneumatici (dal greco pneuma, “spirito”, gli spirituali), gli psichici (dapsyché, “anima”, i normali), gli ilici (da hylé, “terra”, coloro che sono legati alla vita terrena, alla materia). Queste sono le tre categorie umane, ma solo quella spirituale era destinata a salvarsi.

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Gli gnostici non appartenevano alla Chiesa ufficiale: erano una delle tante religioni praticate in quei tempi.

A causa però della difficile comprensione dei temi trattati, essa era aperta solamente a pochi.

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Gli gnostici inoltre pensavano che la vita dell’uomo dovesse confrontarsi sempre con il bene e il male e pertanto l’anima degli individui spirituali potesse salvarsi approfittando di particolari congiunzioni astronomiche.

Si credeva che l’anima fosse intrappolata dalla materia e dovesse tornare ad unirsi al “tutto” cosmico.

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Per calcolare i periodi in cui l’anima poteva avanzare lungo il percorso salvifico, venivano utilizzate pratiche comuni sia al Cristianesimo sia allo gnosticismo. Questa forma di sincretismo religioso era tipica di una cultura che, ai tempi di Roma, anziché dividere univa pensieri e tradizioni appartenenti a culture diverse.

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Il modello del cosmo, secondo gli gnostici, era costituito dalla Terra immobile al centro; intorno ad essa c’erano sfere concentriche e a ciascuna apparteneva un pianeta: Giove, Mercurio, Venere, Marte e Saturno.

Un involucro esterno, chiamato cielo delle stelle fisse, conteneva il “tutto” ed era l’unico ad includere le stelle.

Immaginavano che l’anima, per liberarsi dai vincoli terreni dalla materialità, dovesse uscire dal cosmo, e ciò si poteva fare soltanto in determinate condizioni astrali.

Secondo la teoria gnostica, potevano raggiungere la salvezza solo gli uomini appartenenti alla categoria degli pneumatici e che avevano superato, nei momenti opportuni, tutte le fasi previste.

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