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STUDIO DELLE SAGOME

Un capitolo poco frequentato nella storia dell'arte è quello delle sagome: facendo il rilievo fotogrammetrico delle figure, e in particolare dei dodici apostoli del mosaico dell'abside maggiore dell'antica cattedrale di Trieste, la prof.ssa Mara Mason si è accorta che molte parti coincidono, sono cioè sovrapponibili. Non coincidono però mai per intero, le figure non sono uguali l'una all'altra ma combaciano, per esempio, i volti, le gambe, le mani, i piedi, la parte superiore destra e/o sinistra del corpo, come se in definitiva fossero state usate delle singole sagome per ogni parte del corpo. Le sagome, variamente combinate tra di loro, servivano dunque a trasporre sulla parete in maniera rapida ed efficace delle figure tracciandone una sorta di "intelaiatura" su cui poi interveniva il disegno a rendere più organica la figura medesima.

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